26 - La Cappella Oliva nel Convento di Montefiorentino a Frontino
La cappella gentilizia accoglie in eleganti sarcofagi marmorei le spoglie di Gianfrancesco Oliva e di sua moglie Marsibilia Trinci.
Frutto dell'amore filiale del committente Carlo Oliva, raffinato conoscitore dell'arte rinascimentale tosco fiorentina, questa cappella si trova all'interno del convento di Montefiorentino a Frontino, che fu erede spirituale e forse anche politico delle abbazie del Mutino e del Sasso.
Oltre alla pala dipinta da Giovanni Santi, all'interno della cappella vi sono anche due inginocchiatoi intarsiati e quel che resta di un pavimento maiolicato che funge da paliotto d'altare; ciò denota come le piccole Signorie locali, come quella degli Oliva, ostentassero la propria opulenza anche grazie a questi oggetti considerati di arte minore. Un tempo il pavimento della piccola cappella era rivestito da queste mattonelle maiolicate, sulle quali sono dipinti i simboli araldici della casata.
Per preservarle dalle ingiurie del tempo, è stato raccolto ciò che restava di questa mirabile opera e sistemato grossolanamente sotto l'altare. Le maioliche sono state sostituite da una copia mediocre, negli anni Settanta. All’interno della chiesa c’è una copia fotografica di un polittico di Alvise Vivarini, della seconda metà del XV secolo, che dagli anni 'Cinquanta è alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, commissionato da Gianfrancesco Oliva, padre del committente della cappella, nel periodo di massimo splendore della casata.
Questo piccolo scrigno rinascimentale ha contribuito a rendere Frontino, oltre che Montefiorentino una tappa obbligata del turismo rurale e culturale.
Potete trovare una vista a 360 gradi della Cappella su questa pagina di Almaloci.